Ambulatorio Veterinario Villa Mafalda

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Dir. San. Dott.sa Marta Sanga

Lunedì 29 Aprile 2024

Parvovirosi - Panleucopenia Felina

Considerazioni generali

Il virus della parvovirosi felina (FPV) viene definito anche virus della panleucopenia felina, un'infezione contagiosa dei gatti compresi i domestici e i selvatici. Ha una distribuzione mondiale ed è causa di enterite, panleucopenia (diminuzione globuli bianchi), morte fetale, malattia cerebellare, miocarditi e cardiomiopatia idiopatica. La trasmissione avviene per contatto diretto con gatti infetti o virus nell'ambiente. Il virus può persistere nei gatti ricoverati per diversi mesi e nei gattini infettati in utero più di un anno; persiste inoltre nelle secrezioni nell'ambiente per mesi e anni.
Il periodo di incubazione varia tra 2 e 10 giorni. Possono essere infettati gatti di ogni età, sebbene l'incidenza sia più elevata nei gatti giovani.

Segni clinici

La malattia varia da iperacuta a sub-clinica:

  • la malattia iperacuta è caratterizzata da grave depressione, ipotermia e morte entro 24 ore;
  • la malattia acuta è caratterizzata da piressia acuta, anoressia, depressione e dolore addominale. Vomito e diarrea si sviluppano24-72 ore dopo l'osservazione dei segnali iniziali e la diarrea può essere profusa e acquosa o emorragica. La mortalità varia tra il 25 e il 90%;
  • l'infezione sub-acuta si presenta con modesta depressione, piressia ed enterite. I segni clinici sono presenti per più di 3 giorni. Il recupero è rapido e non complicato. In genere la morte non avviene;
  • l'infezione sub-clinica è comune, in particolare nei gatti adulti. Possono svilupparsi modesta leucopenia e piressia, il che spesso non viene osservato;
  • l'infezione materna dal secondo trimestre attraverso l'immediato periodo post-natale può portare a ipoplasia cerebellare (sindrome dell'atassia felina).

Esami di laboratorio

La panleucopenia è presente in molti gatti malati; consigliato pertanto eseguire un esame emocromocitometrico.
La conferma dell'infezione da FPV può essere eseguita in base a:

  • valutazione istopatologica di digiuno, ileo, linfonodo mesenterico e milza;
  • dimostrazione del virus nelle feci, nella milza, nel linfonodo mesenterico o nell'ileo utilizzando un ELISA per CPV-2 (virus della parvovirosi canina).

Trattamento

Non ci sono specifici trattamenti per l'infezione da FPV; è richiesta una terapia di supporto.

Prognosi

Varia in base al grado di infezione e all'età dell'animale colpito.

Prevenzione

Sono disponibili per prevenire l'infezione da virus della parvovirosi dei vaccini vivi attenuati molto efficaci. I gattini sono protetti contro FPV per le primissime settimane di vita dagli anticorpi di origine materna. Per assicurarsi che l'immunità sia mantenuta è suggerita la vaccinazione annuale. Gli animali con sospetto FPV dovrebbero essere isolati. Molti disinfettanti commerciali e ipoclorito di sodio (candeggina casalinga diluita 1:32) sono efficaci per uccidere i parvovirus.

(Da: Clinica delle malattie infettive del cane e del gatto – I. Ramsey e B. Tennant)

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News

Vaccinazione Antirabbica Obbligatoria

ATTENZIONE:
dal 19/02/2013 è stato revocato l'obbligo della vaccinazione antirabbica per tutti gli animali (cani, gatti e furetti) che andranno in Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Chiedere informazioni alle ASL delle regioni a statuto autonomo per eventuali proroghe della normativa.